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“La porta in quel buio splendeva più della Luna piena nel più scuro dei cieli. Sopra si vedevano tante stupende figure tutte d’oro: mari in burrasca, cieli tempestosi, montagne nella bufera, giardini con tante casette dalle finestre tutte chiuse, alberi agitati dal vento e anche della gente imbacuccata per il freddo e con la faccia triste. E tutto sembrava muoversi lentamente come se ogni nuvola, ogni onda, ogni albero fossero vivi.” (pag. 40)
Pinin Carpi, che ho scoperto per caso, è stato un autore e illustratore per bambini e ragazzi tra i più prolifici del ventesimo secolo in Italia.
“Dietro la porta d’oro”, infatti, rispecchia perfettamente il suo stile, che accompagna bellissimi disegni ad una prosa vivace e rapida, ma mai scontata oppure infantile.
Mentre leggevo il romanzo mi sono resa conto che conteneva molteplici simbolismi e diversi topoi della narrativa fiabesca e fantastica: il superamento di numerose prove, ancorché con l’aiuto di valenti amici, la sconfitta del mago malvagio, i gatti e i cavalli, animali magici per antonomasia e la porta stessa, che altri non è se non la soglia – da varcare – per accedere ad uno stadio ulteriore della conoscenza.
Nell’intreccio rocambolesco della storia, l’autore inserisce anche il primo allunaggio del 1969, la battaglia spaziale contro una società aliena e parassita, le avventure di una famiglia di gnomi irlandesi e le vicende del piccolo Gabriele, volente o nolente, centro nodale della trama.
Eppure tutti questi eventi, apparentemente contraddittori, scorrono sulle pagine con fluidità e senso, e la penna di Pinin Carpi ci accompagna nel viaggio iniziatico di Gabriele attraverso descrizioni efficaci e disegni che fermano la lettura per lasciarsi guardare senza sosta.
Verso la fine del romanzo mi sono anche domandata come l’autore avrebbe concluso la storia e sono stata piacevolmente stupita nel constatare che tutte le avventure che Gabriele ha vissuto con i suoi amici gnomi non sono state opera di un sogno o di un’illusione, ma sono davvero accadute.
Questa scelta riposa sulla consapevolezza che “Dietro la porta d’oro” è una storia dedicata ai bambini e ragazzi (o adulti che non hanno mai smesso di sognare) e, proprio per questo, terminare il romanzo con una spiegazione razionale o logica di tutti gli eventi, avrebbe troncato l’entusiasmo del giovane lettore e lo avrebbe deluso.
Il sogno non muore, ma diventa, esso stesso, realtà.
E Pinin Carpi sapeva, come sanno tutti i bambini, che le storie devono renderci felici, devono donarci emozioni positive e – soprattutto – divertirci, motivo per cui tutto ciò che Gabriele vive dietro la porta d’oro ha immancabilmente delle conseguenze sulla realtà.
In questo modo tutti noi possiamo sperare, un giorno, di poter incontrare un piccolissimo gnomo in un boschetto alle porte di Milano e farci trascinare in un viaggio oltre i confini del comprensibile, ma non per questo meno reale.
Autore: Pinin Carpi
Titolo: Dietro la porta d’oro
Editore: Avallardi, 1995
ISBN: 88-11-97521-2